Festività


15 settembre, festa della Madonna dei Sette Dolori, patrona della Slovacchia

Da http://www.stpauls.it/madre06/0606md/santuari.htm

In Slovacchia il Vangelo fu predicato verso il IX secolo dai Santi Cirillo e Metodio, che seguirono la caratteristica dell'Oriente cristiano di trasmettere fin dagli inizi la venerazione verso la Madre di Dio.
La devozione verso la Theotókos, chiam
ata qui Bogorodica, divenne parte integrante non solo della loro vita spirituale e liturgica, ma anche di quella intellettuale e culturale.
Si diffuse fra i Cattolici slovacchi la coscienza di una particolare protezione della Vergine nella salvaguardia della fede nella loro Nazione.
Si diede anche alla loro terra il titolo di "giardino di Maria", dapprima attribuito alla Moravia e subito dopo rivendicato anche dalla Boemia e dalla Slovacchia.
In Slovacchia ha avuto grande importanza il culto alla "Beata Vergine
Addolorata", che cominciò a diffondersi nel 1500. Questa devozione ha permeato profondamente il cuore degli Slovacchi, che nella "Madre dei Dolori" vedono riflessa l'immagine della loro Nazione, sempre oppressa.

La Città di Šaštin, con il suo Santuario dedicato alla "Madonna Addolorata", è il centro della pietà mariana nella Slovacchia.

Alla fine del 1500 fu eretta una cappella in onore dell’Addolorata e divenne con l'andare degli anni meta di pellegrinaggio per le guarigioni miracolose ch
e vi si verificavano e che venivano riconosciute anche dall'Autorità ecclesiastica.
Per la crescita continua dei Pellegrini che vi si recavano, fu necessario iniziare nel 1733 la costruzione dell'attuale imponente Santuario a cinque navate.



30 novembre, S. Andrea
In questa ricorrenza venivano preparati gli "halušky". Al loro interno le ragazze nascondevano dei pezzetti di carta con il nome dei...potenziali mariti.
Una volta immersi gli "halušky" nell'acqua per la cottura....si attendeva con ansia il primo a venire a galla...perchè avrebbe rivelato... il nome del futuro marito!

6 dicembre, S. Nicola


Secondo la tradizione slovacca sono S. Nicola (Mikuláš) e poi Gesù Bambino (Ježíško) a portare i doni ai bambini . Babbo natale non è così popolare, è un personaggio relativamente “recente”.
Ai tempi del comunismo è stata introdotta la figura di Dedo Mraz (Дед Мороз - nonno gelo), ormai abbandonata per far di nuovo posto alle vecchie tradizioni.
Il 6 dicembre è la festa di Mikuláš (S.Nicola). Secondo la tradizione san Nicola è accompagnato dall’angelo e dal diavolo, simboli del bene e del male e della necessità di
operare una scelta tra le due forze. Non è vacanza, ma è un giorno molto atteso dai bambini in Slovacchia. I bambini al risveglio trovano un pupazzetto di cioccolato o altri piccoli doni nelle scarpe (che sono state pulite la sera prima e e messe alla finestra!). E' anche comune ricevere arachidi o mandarini. Quelli che non sono stati “bravi”, invece, corrono il rischio di ricevere una patata o un cucchiaio di legno. La tradizione, però, varia da regione a regione.



Tradizioni di Natale * Veselè Vianoce!!!


Il 24 dicembre è il giorno più importante! Vengono preparati piatti speciali (es. la carpa), anche se si tende a digiunare fino alla sera ("Stedry vecer").
Si decora l'albero di Natale. Gli addobbi tradizionali sono in legno.
I bambini devono uscire dalla stanza mentre Gesù Bambino lascia i doni sotto l'albero... quando tutto è pronto si sente il suono di una campanella...i bambini, allora, corrono verso la stanza...sperando di vedere Gesù, ma lo mancano sempre di un soffio!
Dopo i canti tradizionali si consuma la cena che varia a seconda delle regioni.
Normalmente ci sono molte portate che includono anche del pesce, l'insalata di patate e la 'Kapustnica', una zuppa di cavolo, carne, funghi secchi e panna.
Dopo cena si lasciano in tavola dolcetti, frutta fresca e secca, caramelle, anche per i defunti.
Si possono ooi andare a trovare i familiari e i vicini per dar loro piccoli doni ed in fine ci si reca a messa.
Il giorno di Natale e quello di S. Stefano son più tranquilli. Si fanno visite, ci si riposa, si portano i bambini a vedere i presepi allestiti in molte chiese


Medovníky

La tradizione dei biscotti al miele ed alle spezie è antichissima. Inizialmente venivano prodotti esclusivamente nei monasteri. In seguito solo alcune persone ebbero il permesso di prepararli, mentre la gente comune poteva farlo solo a Natale e Pasqua. Con il tempo la preparazione di questi biscotti si trasformò quasi in una forma d’arte e si crearono preziosi stampi in legno intagliato. Bratislava divenne il centro più importante per la produzione dei biscotti, ma il ritrovamento di antichi stampi a Kosice e a Banska Bystrica dimostra come questi dolcetti fossero diffusi un po’ in tutta la Slovacchia. I biscotti oggi hanno decorazioni in zucchero, ma il passato il colore più o meno chiaro era dato dalla quantità delle diverse spezie presenti nell’impasto.

Ci sono diverse ricette e diversi procedimenti per preparare i biscotti, ecco un esempio:

2 cucchiai di miele / 50 grammi di burro / 140 grammi di zucchero a velo / 400 grammi di farina / 1 cucchiaio di bicarbonato / 2 uova / 30 grammi di scorza di limone grattugiato / 10 grammi di cannella / 5 grammi di anice / 5 grammi di chiodi di garofano / 1 cucchiaio di lievito


Come preparare l’impasto:

A fuoco basso, sciogliere lo zucchero nel miele. Aggiungere il burro, la scorza di limone e le uova. Lasciar raffreddare. In una terrina mescolare insieme farina, lievito, bicarbonato e spezie. Aggiungere quindi il contenuto del pentolino ed impastare il tutto. Lasciare riposare la pasta in frigo almeno un’ora. Impastarla nuovamente e stenderla in una sfoglia di circa 3-5 millimetri di spessore. Con le formine tagliabiscotti ricavare tante forme diverse. Preriscaldare il forno e poi infornare i biscotti (200 gradi, 5-10 minuti circa). Quando sono ancora caldi spennellarli con dell’uovo. Decorarli con la glassa (1 albume, zucchero a velo, 1 cucchiaio di limone) e con tanta fantasia!




TRADIZIONI ( E LEGGENDE ) DELLA SETTIMANA SANTA IN SLOVACCHIA


Domenica Fiorita (Domenica delle Palme) Kvetná Nedela

La Domenica Fiorita si usava portare ramoscelli verdi e rami chiamati "bahniatka" alla chiesa, dove il parroco impartiva la benedizione con acqua e preghiere. Al ritorno dalla chiesa si disponevano i ramoscelli ed i rami verdi dietro i quadri appesi nelle case o sulla struttura del solaio. Si credeva che i ramoscelli appesi proteggessero la casa dalle tempeste. Durante la tempesta i ramoscelli venivano inoltre fissati alle finestre.
Nella Domenica Fiorita, quando il vangelo veniva letto in chiesa, si credeva che tutti i tesori nascosti sulla terra si sarebbero rivelati. La leggenda diceva che i tesori sarebbero stati trovati dove piccole fiamme si accendevano sul terreno. I cacciatori di tesori, tuttavia, dovevano affrettarsi a scoprire il tesoro, perché si credeva che al termine della lettura del Vangelo, le fiamme sarebbero scomparse.
Molte tradizioni sono state associate ai pasti di questo giorno. Si pensava che i contadini dovessero mangiare lunghi fili di pasta affinché i loro raccolti fossero abbondanti. Inoltre, si credeva che qualunque prodotto il contadino avesse mangiato per primo in questo giorno, sarebbe stato il prodotto a fiorire per primo da tutti i suoi raccolti.

Giovedì Verde (Giovedì Santo) Zelený Štvrtok

In Slovacchia, il Giovedì Verde (Giovedì Santo) era il giorno dedicato alla purificazione. Ci si lavava con l' acqua corrente, ritenuta la cosa migliore perchè "acqua viva".
Le ragazze che desideravano una bella pelle, senza lentiggini o nei, e che volevano capelli che si sviluppassero più rapidamente e rimanessero belli durante tutto l'anno, si dovevano bagnare in una fonte corrente prima dell'alba del Giovedì Verde. La gente inoltre credeva che risciacquandosi la bocca con acqua in questo giorno si poteva evitare di avere il mal di denti.
Un'altra tradizione era pulire una fonte d’acqua, in modo che l'acqua corrente ne uscisse chiara e sana da bere. Pulire una fonte in questo giorno si credeva che facesse rimanere in buona salute durante l'anno. Pulire a fondo tutte le brocche ed i contenitori per il latte, invece, si riteneva potesse garantire una forte produzione di latte nel corso dell’anno.
Il nome "Giovedì Verde" deriva dal fatto che in questo giorno si preparavano molti cibi con verdure verdi. La gente mangiava questo cibo per rimanere forte ed in buona salute.
Una delle tradizioni più insolite del Giovedì Verde era la credenza che fosse possibile ottenere la felicità per tutto l’anno, così come un'abbondanza di cibo, portando un formicaio, con le formiche, in casa. C’era una clausola importante. Non si poteva trasportare il formicaio sopra l’acqua; in questo caso gli sforzi sarebbero stati inutili.


Grande Venerdì (Buon Venerdì) Velký Piatok


La gente credeva che questo fosse un giorno in cui streghe e stregoni si manifestavano. La leggenda diceva che le streghe venivano a rovinare i giardini, a spezzare gli alberi e rubare il latte dalle mucche. Nel frattempo, gli stregoni bighellonavano per il villaggio, causando danno a tutta la gente che incontravano. Si pensava che gli stregoni potessero paralizzare, o persino uccidere, un uomo che ne venisse in contatto.
Per evitare streghe e stregoni la gente usava molto aglio in questo giorno. L'aglio veniva mangiato, aggiunto all'alimentazione degli animali da fattoria e appeso sull'entrata delle scuderie. Un'altra cosa che la gente usava fare era correre sui campi con campanelle per spaventare le talpe in modo che i loro campi non fossero molestati durante l’anno.


Sabato Bianco (Sabato di Pasqua) Biela Sobota


Il Sabato Bianco la gente accendeva fuochi per bruciare tutto quel che aveva di vecchio, nocivo o inutile. Questa tradizione era conosciuta come "il fuoco di Giuda". Inoltre si pensava che guardare i tizzoni di questi fuochi avesse un potere protettivo magico.
Sulle braci del fuoco veniva poi preparato un pasto di festeggiamento. Si trattava normalmente di maiale, che simbolizzava potere e ricchezza. La gente metteva da parte il grasso del maiale cucinato e lo usava successivamente durante l'anno per guarire le lesioni.


La Grande Notte (Domenica di Pasqua) Velkonocná Nedela


Nel passato, nella Domenica di Pasqua, tutto il cibo che era stato preparato il giorno prima veniva portato alla chiesa per farlo benedire durante la Messa. Il cibo veniva poi mangiato all'ora di pranzo. Le decorazioni e la cerimonia relativa alpa sto erano molto simili a quelle della cena di Natale. Le briciole dalla tavola venivano mescolate con i semi per aiutare i raccolti a svilupparsi ed inoltre erano usate per scopi medicamentosi. Le briciole venivano anche date alle galline con la credenza che mangiarle aiutasse le aiutasse a fare più uova.


La Grande Notte di Lunedì (Lunedì di Pasqua) Velkonocný Pondelok


La tradizione del Lunedì di Pasqua in Slovacchia è associata ai ragazzi (kúpaci) che spruzzano d'acqua le ragazze nubili, ed in Slovacchia occidentale la tradizione aggiunge i ragazzi che battono le ragazze con sottili rami di salice intrecciati a formare un frustino (korbáč) che ricorda una treccia di capelli. Per tradizione, se le ragazze volevano essere belle, in buona salute e piene di vita, non dovevano evitare l'acqua o i frustini.
Le fruste di Pasqua vengono ancora oggi fatte con rami freschi di salice. Si credeva che battendo le ragazze con la frusta fatta di rami freschi, tutti i poteri di fertilità e vita si trasferissero dall'albero alla ragazza, mentre l'acqua spruzzata si credeva portasse salute e bellezza.
Battendo le ragazze e bagnandole con acqua, i ragazzi inoltre ricevevano in cambio da ciascuna di loro speciali omaggi, tra i quali uova decorate (kraslice), che simbolizzano la fertilità, dolci, torte e bicchieri di alcolici locali, quali la Borovička (distillato dalle bacche di ginepro), ed un nastro che veniva legato alla cima del frustino. I ragazzi raccoglievano i regali ed organizzavano una festa la sera stessa, alla quale le ragazze erano naturalmente invitate.
Il martedì (il giorno seguente), in alcune zone della Slovacchia i ruoli si invertivano e le ragazze avevano la possibilità di rendere il servizio. I ragazzi venivano battuti e spruzzati con acqua, sebbene non ci fosse alcun carattere cerimoniale legato al giorno, ed inoltre le ragazze non ricevevano alcun omaggio.
Dal sito:
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